Pannelli solari e politica economica

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Pannelli solari e politica economica

Pannelli solari e politica economica

L’ENERGIA è oggi indispensabile, per il trasporto, per le fabbriche, per gli uffici, per le case, siamo talmente dipendenti dall’ energia da dimenticare che le risorse sono limitate e che l’uso di tali risorse è altamente inquinante. E’ dunque ormai indispensabile usare meno combustibili fossili e trovare soluzioni alternative pulite e rinnovabili. La Commissione di Bruxelles indirizza la politica energetica europea al conseguimento congiunto di questi due obiettivi. Il problema non è di facile soluzione, i monopolisti del settore energetico hanno un potere eccessivo, non vi è concorrenza e i consumatori e le aziende pagano dei costi elevatissimi per installare impianti di energia pulita. La commissione di Bruxelles si è impegnata a liberare il settore nonchè ad incentivare investimenti nelle stesse.  Incentivare le fonti di energia pulita consente di dipendere meno dai paesi produttori di petrolio e di gas. La recente disputa sul gas sorta tra Russia e Ucraina ha riaperto la polemica sull’uso del nucleare come fonte alternativa di energia. L’energia nucleare è l’unica energia alternativa in grado di ridurre la dipendenza europea dall’importazione di gas e contemporaneamente è anche l’unica fonte energetica economica e capace di ridurre le immissioni di anidride carbonica nell’atmosfera. L’uso di tale energia comporta molte serie problematiche, e non solo per i probabili incidenti disastrosi che potrebbero accadere, ma soprattutto per il ben noto problema delle scorie radioattive. Molti paesi sono giunti alla decisione di abbandonare l’uso del nucleare, chiudendo anche le centrali già esistenti: la Svezia dal 1980, l’Italia dal 1987, la Germania dal 1990. Il governo tedesco, guidato da Gerhard Schroeder aveva stabilito la chiusura entro il 2020 del nucleare in Germania, ma  il nuovo governo,  guidato da Angela Merkel, ha  di nuovo riabilitato il nucleare. L’Italia non riesce oggi a soddisfare il fabbisogno nazionale di energia con le centrali elettriche ad idrocarburi e carbone, né è riuscita a creare una valida alternativa con centrali idroelettriche, eoliche e solari, ed è costretta ad importare molta dell’energia occorrente. La produzione di energia alternativa, pulita è rinnovabile, è infatti ancora insufficiente, dati gli alti costi di produzione e le tecnologie ancora insoddisfacenti, e l’Italia resta lontana dagli obiettivi europei definiti a Bruxelles dalla commissione sulla politica energetica.


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